Società salesiana e Associazione degli Exallievi

L’inizio del movimento degli exallievi risale al 24 giugno del 1870 (festa di S Giovanni Battista), giorno in cui un loro gruppo capeggiato da Carlo Gastini si presentò all’Oratorio di Torino per salutare e presentare le felicitazioni a don Bosco in occasione del suo onomastico che si celebrava in tale data. Il comune padre gradì quel gesto. Nacquero così negli Exallievi l’idea di rinnovare ogni anno quel gesto di gratitudine e di affetto. L’iniziativa ebbe un esito crescente. Per decongestionare il volume di iniziative che avevano luogo all’Oratorio il 24 giugno, don Bosco dispose che, a partire dal 1880, la concentrazione degli exallievi si effettuasse in una data differente, verso la fine dell’anno scolastico. Si pensò a due giornate: la prima (di domenica) per gli exallievi laici; la seconda (il giovedì seguente) per gli exallievi sacerdoti.

Don Rua fece di tutto per mantenere queste usanze per quello che poteva rappresentare per la Famiglia salesiana. La scelta fu quella di creare, favorire e organizzare, a tutti i livelli, le associazioni degli Exallievi, fino ad abbozzare nel 1909 una federazione internazionale. Era un mezzo per aiutarsi vicendevolmente, per continuare la loro formazione e una porta d’ingresso nella Unione dei Cooperatori. Con don Albera, nel 1911, abbiamo i primo congressi e un forte rilancio della associazione.

Don Rinaldi dimostrò un entusiasmo e una dedizione illimitata, lavorando per lo sviluppo della loro organizzazione, cercando di avvicinare la associazione Exallievi alla Unione dei Cooperatorti. Ai direttori delle case d’Erupa radunati a Torino nel 1926 disse: “Nel concetto di don Bosco gli Exallievi sono i “Salesiani in mezzo al mondo”. Infine cercò di organizzare queste due associazioni a livello mondiale.