(ANS – Roma) – Il futuro santo dei giovani aveva appena un giorno di vita, in quel 17 di agosto 1815, quando i suoi genitori Francesco Bosco e Margherita Occhiena lo portarono a battezzare, con il nome di Giovanni Melchiorre. “A Valdocco venivano organizzate diverse feste con solenni funzioni liturgiche, ricche accademie poetico-musicali e ospiti illustri… A Torino la festa di san Giovanni Battista (24 giugno) era la festa patronale della città e della diocesi, celebrata persino con un colpo di cannone e gli spari a salve dei fucili delle truppe – scrive lo storico salesiano, don Francesco Motto –. I giovani del primissimo oratorio di Valdocco iniziarono in quel giorno a celebrare Don Bosco e ad offrirgli dei fiori, credendo che fosse l’onomastico. Don Bosco glielo lasciò fare e lo fece per tutta la vita”. Così ora questa festa è divenuta patrimonio della storia dei Successori di Don Bosco.

Durante l’omelia della Messa celebrata ieri, 24 giugno, per la festa della riconoscenza al Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime ha detto: “Nella festa di Don Bosco e nella festa che celebriamo oggi per il Rettor Maggiore, la prima cosa che devo fare è rivolgere grazie a ciascuno di voi, perché nulla si può fare senza la presenza di voi laici e salesiani… Senza il servizio silenzioso e nascosto, non sarebbe possibile raggiungere tutto il mondo salesiano. Il vostro lavoro è qualcosa di trascendente, molte volte non sappiamo dove arriva il vostro lavoro e il vostro messaggio… Oggi di sicuro diventa un momento di gratitudine”.

Don Á.F. Artime ha concentrato le sue parole nel ringraziamento a ciascuno dei salesiani e laici che collaborano alla missione di Don Bosco, e si è congratulato con i salesiani che celebrano quest’anno un importante anniversario: “Celebrare un anniversario è un segno di fedeltà a Dio e alla missione con i giovani”, ha detto.

In modo molto significativo ha poi indicato a tutti: don Francesco Maraccani, per i 65 anni di Professione Religiosa; don Luigi Fedrizzi, per i 50 anni di ordinazione; e poi, per il “Giubileo d’Argento” dei 25 anni di ordinazione: don Stefano Martoglio, don Francisco Santos, don Horacio López, e don Saimy Ezhanikattu.

Alla celebrazione era presente anche mons. Alberto Lorenzelli, Vescovo ausiliare di Santiago del Cile, che ha offerto al Rettor Maggiore una bel reliquiario con una reliquia di prima classe di Don Bosco, “perché, nella Sede Centrale Salesiana, Don Bosco ci aiuti sempre ad amare Dio e i giovani a cui siamo inviati”.