(TV Canção Nova) La celebrazione è stata presieduta da Papa Francesco presso l’altare della Cattedra di San Pietro, alla presenza dei suoi familiari, amici e della comunità salesiana dalla quale appartiene don Alberto.

Nell’omelia, Papa Francesco ha ricordato la responsabilità ecclesiale alla quale è chiamato un vescovo e ha aggiunto che l’episcopato è un servizio, non un onore. “ Il vescovo è servo, pastore, padre, fratello, mai mercenario…Egli è più responsabile del servizio che del dominio”.

Per vivere bene questa vocazione, Francesco ha richiamato la necessità di una vita d’intimità con Dio, “Non dimenticare che il primo lavoro del vescovo è la preghiera: così ha detto San Pietro il giorno in cui ha creato i diaconi: “A noi la preghiera e l’annuncio della Parola”.

Un’atra raccomandazione è la vicinanza al popolo di Dio, per il quale è stato eletto. “Quando ti cercano ti possano trovare subito, senza burocrazia: direttamente”, ha chiesto il Papa. “Ma anche sii vicino ai poveri, agli indifesi e a quanti hanno bisogno di accoglienza e di aiuto”.

Il rito ha seguito con la preghiera della litania dei santi, l’imposizione delle mani e il ricevimento dei segni sacri.

In un gesto di accoglienza, Papa Francesco ha abbracciato forte il nuovo membro dell’episcopato e ha chiesto di sedersi sulla Cattedra.

Mons. Alberto Ricardo Lorenzelli Rossi è nato a Isidro Casanova, Provincia di Buenos Aires, in Argentina, il 2 settembre 1953, da genitori immigrati italiani. Dal 2018 era direttore della Comunità Salesiana in Vaticano e dal novembre scorso, Cappellano della Direzione dei Sevizi di Sicurezza e Protezione Civile dello Stato della Città del Vaticano.

Il 22 maggio scorso, Papa Francesco lo ha nominato come vescovo ausiliare di Santiago del Cile.