Storia

1908
Con la guida e l’incoraggiamento del servo di Dio Don Filippo Rinaldi, grazie alla sensibilità educativa di Suor Caterina Arrighi, nasce il primo gruppo di “antiche alunne” della casa FMA di Torino. Per favorire fra loro rapporti di solidarietà e con la volontà di impegnarsi nella promozione sociale della donna, ritornano all’Oratorio e rimangono unite alle loro suore e al direttore del tempo, Don Filippo Rinaldi.
Le accoglie attorno a sé Felicina Gastini, figlia di quel Carlo Gastini che, nel 1870, fu tra i promotori del movimento Exallievi di Don Bosco. Felicina fu la prima allieva dell’oratorio FMA voluto da Don Bosco nel 1876 in via Cottolengo n. 33, di fronte alla casa dei Salesiani.

19 marzo 1908
Don Rinaldi getta le basi dell’Associazione, abbozzando il primo regolamento che viene discusso in una prima “adunanza”, tenuta in occasione della festa di San Giuseppe. In questa data viene eletto anche il Consiglio Direttivo: con questo atto l’UNIONE EXALLIEVE è ufficialmente costituita.
Prima presidente Felicina Gastini, prima segretaria Maria Teresa Benvenuti che visse a lungo (1968) e trasmise fedelmente alle generazioni successive notizie, storia e ricordi delle origini dell’Associazione. Le prime exallieve si impegnano anche in una società di mutuo soccorso: i membri si tassano mensilmente per costituire un fondo a cui si ha diritto in caso di malattia. Allora non esistevano forme di previdenza sociale!

1911
Torino: stesura del primo Statuto; convocazione del 1° Congresso internazionale; si forma il “Comitato direttivo centrale Exallieve”; pubblicazione del primo numero del periodico associativo “L’eco delle Exallieve”. Il seme è caduto in terra feconda. Presso quasi tutte le opere delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in Italia e all’estero, si costituiscono le Sezioni delle Exallieve (Unioni), modellate su quella di Torino. Se ne contano 74 con un totale di 8000 iscritte.

24 maggio 1921
Esce il primo numero di “UNIONE. Organo del Consiglio Direttivo della Federazione Internazionale delle Ex-Allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice”. Nella presentazione si legge: “Esso vi giunge dopo anni di desiderio e di attesa. Ricordate come fu chiesto insistentemente, amorosamente, un giornale, un periodico, che fosse il legame visibile fra tutte noi, che portasse le direttive del Consiglio e le notizie delle varie Sezioni, che riunisse ricordi e pensieri, e rispecchiasse in modo breve e succinto tutta la nostra azione?” (da “Unione” 24 maggio 1921). Quanto al titolo da dare alla pubblicazione, la signorina Benvenuti, che redige scrupolosamente il verbale delle riunioni di Consiglio, scrive: “Lo si voleva bello, significativo, sonoro, poetico. Molte furono le proposte. Don Rinaldi, sorridente e buono, lasciò discutere e poi propose il suo, semplicissimo, secondo il suo stile, ma che voleva dire tutto: UNIONE”.

Linee d’impegno

 L’impegno è una caratteristica fondamentale della nostra Associazione. Da anni il Consiglio Confederale favorisce la ricerca di linee d’impegno per continente, toccando temi attuali e coinvolgenti al fine di rispondere alle problematiche e alle urgenze della nuova evangelizzazione, promovendo soprattutto la formazione degli associati.

1984/85  La presa di coscienza di essere Chiesa

1985/86  L’impegno di farsi costruttori di pace

1986/87  La scelta di esserci, come presenza cristiana salesiana nel proprio territorio

1987/88  La disponibilità ad un servizio per gli altri con e come Maria

1989/90 
Bologna, 23-25 aprile 1989
Exallieva salesiana: donna impegnata per una specifica missione nella società e nella Chiesa. Camminare insieme verso una meta che segni per le/gli exallieve/i una crescita nell’approfondimento della propria identità e del senso di appartenenza all’Associazione e le motivi ad impegnarsi salesianamente nella società e nella Chiesa.

1990/91 
Morlupo (Roma), 27 aprile-1 maggio 1990
“Solidarietà, mondialità, giustizia: valori emergenti dalla cultura attuale vissuti con interiorità apostolica”.
Un aspetto della spiritualità salesiana è l’interiorità apostolica che spinge a fare il bene come espressione della carità di Dio. E’ un’interiorità semplice, ma così profonda da pervadere il quotidiano e ogni gesto dell’esistenza. Trattare i valori della solidarietà, mondialità e giustizia in stile salesiano significa mettersi davvero dalla parte dei più poveri, di quelli che non hanno voce, di quelli che sono considerati “diversi”.

1993/94 
Morlupo (Roma), 30 aprile-3 maggio 1992
“Avevo fame e voi.”
Essere pane per chi ha fame, perché a sua volta, diventi dono per gli altri. L’eredità educativa che ogni exallieva/o, cattolica/o o no, si porta dentro è una profonda sensibilità nei confronti delle povertà che la circondano e che affliggono i più giovani. La sfida è: costruire insieme una cultura dell’accoglienza. La scelta è: sobrietà solidarista personale e comunitaria.

1994/96 
Morlupo (Roma), 22-25 aprile 1994
“La famiglia luogo primario per la costruzione della nuova cultura”.
Più che un tema è un credo che afferma una sensibilità, sottolinea una preoccupazione, unifica le disponibilità ad un impegno garantito. Il primato di Dio fonda la famiglia nuova. Una famiglia che ama, che accoglie, che abbatte il muro delle differenze.

1997/98 
Siviglia (Spagna), 1-4 maggio 1996
“La comunicazione come relazione educativa”.
Illuminati dalla parola di Dio in Luca 15: “…quando era ancora lontano lo vide e gli corse incontro”, vogliamo camminare verso il 2000 sempre uniti, sempre più preparati, sempre più presenti. Comunicare significa saper andare incontro, avvicinare, trasmettere amicizia e valori umani e cristiani, ascoltare e saper aiutare i giovani a diventare “onesti cittadini e buoni cristiani”.

2000/2001 
Morlupo (Roma), 29 aprile – 2 maggio 1999
“Liberati per liberare”, per vivere con significato la grande e unica esperienza del nuovo millennio guardando a Cristo Via, Verità e Vita, Signore della storia. Un tema forte che sfida ad affrontare quelle schiavitù individuali e sociali che derivano da una rapida trasformazione culturale. Essere laici impegnati vuol dire diventare uomini e donne che, liberati da Dio, sono fonte di liberazione per i fratelli.

2002/2003 
Cumbayá (Ecuador), 27-31 agosto
“L’Amore nella vita: dall’esperienza alla riflessione”.
Per la prima volta le delegazioni delle Federazioni Americane concorrono a trovare strade comuni d’impegno salesiano nella società e nella Chiesa di questo Continente sullo tesso tema delle Federazioni Europee.
E’ anche la prima volta che le Delegate presenti al Convegno, stimolate da questa positiva e nuova esperienza, hanno sentito la necessità di riflettere sul ruolo della FMA all’interno dell’Associazione e hanno elaborato un documento sul profilo della Delegata, che è diventato parte integrante del fascicolo delle linee d’impegno.
La speranza e la fiducia è che tutta l’Associazione converga verso un obiettivo comune: l’educazione all’amore vissuto nella ricchezza delle differenze di culture e di tradizioni.

2002/2003 
Chennai (India), 23-28 aprile
“Women for the Peace”, seminario di studio nell’ambito del progetto di formazione di una leadership femminile per attuare un cammino di pace in Asia.
Per la prima volta l’Istituto FMA e i due gruppi laici da esso promossi, il Vides Internazionale e la Confederazione Exallieve/i collaborano insieme ad un progetto.
Erano presenti le rappresentanti di quasi tutte le Ispettorie FMA e le Federazioni Exallieve/i dell’Asia.

2005/2007 
Freising (Germania), 21-25 maggio 2005
Buoni cristiani, onesti cittadini, “veri” europei. Presenza cristiana in Europa.
Obiettivo: Prendere sempre più coscienza che vivere il Vangelo è una scelta di vita che coinvolge tutti i livelli della nostra esistenza. Assumere consapevolezza che siamo “cittadini europei”, riscoprendo e ripensando le radici cristiane della nostra cultura. Con sempre maggiore impegno, essere “salesianamente presenti” a partire dalla vita associativa, nella società di cui facciamo parte e in cui dobbiamo essere “sale e luce”.
Sotto obiettivi: Alla ricerca della nostra identità cristiana, attraverso le seguenti tematiche: le radici della famiglia cristiana; intercultura e migrazione; le ragioni della pace.