Cristo Vive! Come stiamo camminando verso la santità nella Fraternità Contemplativa Maria di Nazaret
Si è appena concluso a Montevideo il ritiro con i giovani Nazareni su Christus vivit. Ci stiamo preparando per vivere gli esercizi spirituali con la Fraternità presente in Rep. Ceca e Slovacchia a luglio e con i Nazareni italiani ad agosto sullo stesso tema. Ecco cosa vogliamo vivere!
 “Cristo vive! [..] Colui che ci colma della sua grazia, Colui che ci libera, Colui che ci trasforma, Colui che ci guarisce e ci conforta è qualcuno che vive. È Cristo risorto, pieno di vitalità soprannaturale, rivestito di luce infinita. [..] Se Egli vive, allora davvero potrà essere presente nella tua vita, in ogni momento, per riempirlo di luce. Così non ci saranno mai più solitudine e abbandono. Anche se tutti se ne andassero, Egli sarà lì, come ha promesso: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20) [..]” CV124-125
Maritain scriveva che “la grande necessità del nostro tempo, per ciò che si riferisce alla vita spirituale, consiste nel mettere la contemplazione nelle strade”. Noi guardiamo don Bosco, uomo attivissimo che ha fatto di tutta la sua attività e di tutta la sua vita esperienza e manifestazione di unione con Dio. Don Bosco era in Dio con spirito di unione, diceva don Rinaldi. Quello che noi vogliamo vivere è già stato vissuto in una forma superlativa da questo santo così poco conosciuto in questo aspetto: don Bosco è grande non solo per le opere che ha fatto, ma per il modo in cui sono state fatte, perché è stato Cristo Risorto, vivo, a farle attraverso di lui. Ecco allora che la Fraternità Contemplativa Maria di Nazaret vuole mettere la contemplazione attiva, operante, la contemplazione nazarena a disposizione di tutti: dello sposo, della sposa, del fidanzato, della fidanzata, del giovane, dell’anziano, del consacrato, del sacerdote perchè ciascuno possa vivere questa dimensione contemplativa attraverso tutte le sue azioni e lasciare così agire nel proprio quotidiano Cristo che vive! L’agire dell’uomo, il suo lavoro in tutte le sue manifestazioni, può arrivare ad essere un contesto esistenziale di una reale esperienza di unione con il Risorto. Maria di Nazaret mi assicura che la persona umana può essere unita a Dio nella vita più comune di tutti i giorni. Tutto in noi lo fa Dio! La nostra grandezza sta nel permettere a Dio che sia tutto in noi, che faccia tutto attraverso di noi. Questo è il grande merito dell’uomo: mettersi da parte perché Dio faccia tutto. Il nostro metterci da parte è la collaborazione più forte con Dio che sempre prende l’iniziativa, è sempre la fonte dell’essere, del bene, la fonte della verità: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. Prima Dio diventa tutto in ognuno di noi, prima arriviamo a quell’esperienza di comunione con Lui che cambia tutta la vita.