Comunità Canção Nova 

In principio vi fu un’esperienza di incontro personale con Gesù. Jonas Abib, un chierico salesiano, nato in Brasile nel 1936, a 19 anni, durante gli studi si ammalò. Dovette lasciare il seminario che si trovava al Collegio Pio XI, a San Paolo, e fu trasferito a Lavrinhas (San Paolo – Brasile), nella Valle del fiume Paraíba. Non percependo nessun miglioramento fu inviato all’ospedale di Piquete, un piccolo paese sempre all’interno di San Paolo. Non lo sapeva, ma Dio lo stava guidando.
In quel periodo fu invitato a partecipare ad una Mariapoli (incontro del Movimento dei Focolari) a Lorena (San Paolo). Il chierico Jonas, all’incontro, sentì una testimonianza riguardo alla presenza di Dio nella malattia. Quella stessa notte, da solo nella sua stanza, Jonas Abib prese un Vangelo dalla copertina nera, lo aprì e i suoi occhi si fissarono su quella domanda che Gesù fece a Pietro ed ai suoi discepoli: “E voi, chi dite che io sia?” (Mt. 16,15b). Fu il momento del suo primo incontro personale con Gesù. Lui stesso testimonia: “Non riesco a spiegare tutto ciò che mi è successo in quel momento! In verità, era un brano che già conoscevo, ma, in quell’esatto momento è stato come una luce! Come quella che ha illuminato san Paolo in cammino verso Damasco. Alla fine, inginocchiato per terra, mi sono consacrato a Dio! Fu una spinta nella mia vita; un momento chiave. Il mio trasferimento nella Valle del Paraíba era solo un pretesto di Dio“.

I primi passi

Da quest’esperienza, lo Spirito Santo ha fatto sorgere il Carisma Canção Nova (Canto Nuovo). È l’esperienza che si ripete in tutti coloro che si sentono chiamati nella Comunità Canção Nova e che sono inviati per la missione di evangelizzare comunicando Gesù e la vita nuova che Lui ci ha portato.
Ordinato sacerdote nel 1964, padre Jonas Abib fu inviato a lavorare al Liceo S. Cuore di Gesù (San Paolo). Lavorando con i giovani, progettò degli incontri per loro. Il primo di tanti si intitolò “Costruendo”. Alla fine del 1969, padre Jonas scoprì di avere la tubercolosi. Fu trasferito a Campos do Jordão (San Paolo) per le cure e poi a Lorena, nella Valle del fiume Paraíba. Lì fece un proposito: non andare a dormire senza prima recitare il “Veni Creator Spiritus”. Testimonia: «La Provvidenza Divina ha preso cura di tutto! Ho avuto l’opportunità di sentire una conferenza di P. Irineu Danelon, oggi vescovo della Diocesi di Lins (Brasile) sull’azione dello Spirito Santo. Dissi a me stesso: è questo che mi manca!».
Nel novembre 1971, padre Jonas entra in contatto con il Rinnovamento Carismatico Cattolico. Afferma: «La mia vita cominciò a cambiare. La mia preghiera e la mia maniera di celebrare la Messa e la mia comprensione per la Parola di Dio presero un nuovo sapore. Il mio sacerdozio diventò un’altra cosa. Divenni un vero pastore, più vicino alle persone, più allegro. Qualcuno che accoglie. Ho ancora molto da camminare, ma posso dire che il mio ingresso nel Rinnovamento Carismatico Cattolico mi ha fatto più di Gesù. Mi ha spinto ad andare avanti. Voglio essere ancora di più di Gesù e per il popolo, perché la gente non ha bisogno di me, ma di Gesù: ha bisogno di Gesù in me».
La Comunità Canção Nova si inserisce nel contesto del Rinnovamento Carismatico Cattolico e ha come finalità formare uomini e donne nuovi per un Mondo Nuovo, tramite l’evangelizzazione.
Nel 1972, padre Jonas cominciò le prime “Esperienze di Preghiere nello Spirito Santo” con i giovani a Lorena. I giovani a loro volta contagiarono gli adulti. Si sentì la necessità di avere un luogo per gli incontri. Tramite Luzia Santiago de Assis Ribeiro, riconosciuta da padre Jonas Abib come cofondatrice dell’opera, i proprietari di una fattoria chiamata “Morata del Sole” ad Areias (San Paolo), nella Valle del Paraíba, concessero in prestito la loro proprietà per un tempo indeterminato. Nacque l’Associazione Canção Nova.
Nell’anno 1976, l’Associazione ricevette in donazione a Queluz (San Paolo) un pezzo di terra. A dicembre in quello stesso anno, su quel terreno fu celebrata la prima Messa. Wellington Silva Jardim, anche lui riconosciuto come cofondatore, cominciò i lavori di una costruzione adatta. Nella festa di san Giovanni Battista, nel giugno 1977, venne fatto il primo incontro nella nuova sede: un Maranatha per le ragazze. La casa riceve il nome di Canção Nova, la Casa di Maria. La Comunità Canção Nova è la Casa di Maria, luogo dove le persone nascono per una vita nuova. È nella Casa di Maria che nascono i figli di Dio.
Nel 1976, il vescovo della diocesi, colpito dall’esortazione apostolica Evangelii Nuntiandi di papa Paolo VI, chiamò padre Jonas e gli disse: «Questo documento è molto serio. Bisogna metterlo in pratica». E subito gli segnalò il numero 44 del documento: «Si osserva che le condizioni attuali rendono sempre più urgente l’insegnamento catechistico sotto la forma di un catecumenato, per numerosi giovani e adulti, che, toccati dalla grazia, scoprono a poco a poco il volto di Cristo e provano il bisogno di donarsi a lui». E aggiunse: «I battezzati non sono evangelizzati. Siccome lei lavora con i giovani, cominci con loro perché sarà più facile». L’invito del Vescovo diede inizio ad un lavoro intenso chiamato “Catecumenato“. I giovani cominciarono a ricevere una solida formazione della dottrina della Chiesa e del Vangelo.
Oggi, monsignor Jonas testimonia: «Quando mi sono incontrato per la prima volta con papa Francesco in piazza San Pietro gli ho detto che siamo nati dall’Evangelii Nuntiandi e i suoi occhi sono diventati brillanti e lui mi ha detto in portoghese: “Questo documento è totalmente attuale e bisogna riprenderlo e metterlo in pratica perché esso riguarda il presente”. E veramente noi stiamo, con la grazia di Dio, realizzando l’Evangelii Nuntiandi nella sua totalità, con il nostro modo di evangelizzare, il nostro lavoro con i giovani ed il nostro lavoro tramite i mezzi di comunicazione».

La sfida

Trascorsi due anni di “Catecumenato”, quei giovani erano pronti per un ulteriore passo. Padre Jonas Abib, quindi, lanciò la sfida: «Chi è disposto a lasciare la sua casa per vivere in comunità, per realizzare con me questo tipo di lavoro che stiamo facendo adesso?»
Il 2 febbraio 1978, un gruppo cominciò a vivere in Comunità, con il permesso e la benedizione del vescovo.
Il primo nucleo era composto da 12 persone: otto giovani, tra ragazzi e ragazze, padre Jonas Abib e tre religiose. Fin dall’inizio, Dio ha disposto lo stile della Comunità Canção Nova: un gruppo molto diversificato. Uomini e donne, di differenti stati di vita, che vivono in comunità con una finalità apostolica.
All’inizio, la chiamata era “vivere in comunità”. Poco a poco si è scoperto che il vivere in comunità non era un fine in se stesso, ma un mezzo per la realizzazione della Missione. La vita comunitaria fa parte dell’essenza della chiamata. Essa è il supporto per la vita dei suoi membri e per l’efficace realizzazione della Missione che Dio ha affidato loro.
Presto la Comunità Canção Nova si rese conto del collegamento tra il numero 44 ed il 45 dell’Evangelii Nuntiandi che indicava l’utilizzazione dei mezzi di comunicazione per evangelizzare. Anche qui si trovò un segno di Dio.
Padre Jonas indicò così un modo specifico di evangelizzazione: incontri, ritiri e in maniera preferenziale, ma non esclusiva, i mezzi di comunicazione sociale. Oltre questo, nel cammino di crescita la Provvidenza Divina ha condotto la comunità a impegnarsi nei settori di educazione, sanità, arti, cultura e promozione sociale. Tutto ciò con l’obiettivo di contribuire concretamente alla trasformazione delle strutture umane e sociali con il Vangelo.
All’inizio degli anni ’80, fu creata la Fondazione Giovanni Paolo II, istituzione senza scopo di lucro, che si è trasformata nella più grande partner di Canção Nova nella missione di evangelizzare utilizzando i mezzi di comunicazione. Si è dato l’inizio a quello che oggi si chiama Sistema Canção Nova di Comunicazione composto da radio, TV, internet, rivista, webtv, ecc.

Nella Famiglia Salesiana

Successe un fatto importante. Racconta padre Jonas: «Quando per la prima volta mi trovai nella Casa Generalizia dei Salesiani a Roma, incontrai don Antônio Carlos Ferreira, che lavora sugli scritti di don Bosco. Incontrandomi, mi chiese: “Come va la Canção Nova?” Io risposi in modo normale: “Bene…” Lui disse: “No! La Canção Nova va molto bene!” E cominciò a descriverla come io non avrei mai immaginato. Là, nella casa generalizia dei salesiani era conosciuta e conosciuta molto bene. Alla fine della conversazione mi disse: “La Canção Nova è nata dal tronco della Famiglia Salesiana. È nata dalla radice del carisma di don Bosco. Voi siete della Famiglia Salesiana e un giorno il Rettor Maggiore lo riconoscerà ufficialmente e con un decreto di riconoscimento entrerete nella Famiglia Salesiana”. Don Ferreira fu profeta: nel gennaio del 2009, Canção Nova entrò ufficialmente a far parte di questo grande movimento per la salvezza dei giovani che è la Famiglia Salesiana.
«Nella mia vita» continua monsignor Abib «Maria è stata sempre molto discreta, ma molto presente. Non riesco a ricordare un solo momento della mia vita in cui Maria non sia stata presente. Soprattutto nei momenti di sofferenza. Anche recentemente, quando fui colpito da una malattia inspiegabile, Lei era chiaramente presente. Quanto a Canção Nova vorrei dire che è stata Lei a fare tutto: dalla prima casa che abbiamo usato ad Areias, alla prima costruzione, la Canção Nova Casa de Maria a Queluz (San Paolo). La Madonna ha fatto consolidare e crescere la Comunità».
Monsignor Jonas Abib, fondatore di Cançao Nova, festeggia l’8 dicembre di quest’anno i cinquant’anni di sacerdozio. Questa la sua preghiera: «Imploro da Dio la fedeltà. Che io sia fedele, molto fedele, ogni volta più fedele e che possa continuare attivamente, nei limiti delle mie possibilità, e che non mi manchi l’entusiasmo. Che anche con il corpo spezzato, io abbia il cuore pieno di fuoco e possa incendiare quello degli altri. E quanto a Canção Nova, abbraccio tutti i membri della comunità e dico loro: viviamo il carisma, perché vivere il carisma è molto importante.
E viviamo la missione. Perché così come io chiedo a Dio di non spegnermi, nessuno si spenga. Al contrario, che anche nelle fatiche di un lavoro attivo, possiamo sempre avere un cuore ardente, perché questa opera di Dio continui e si perpetui».

IL CANTO DEI REDENTI

Nome: Il termine “Canção Nova” corrisponde al Canto Nuovo che si trova in tutta la storia della salvezza: è il canto dei redenti, degli uomini e donne nuove.
Carisma: è una forma rinnovata e prioritaria per favorire l’esperienza personale dell’incontro con Gesù Cristo nell’efficacia dello Spirito Santo.
Finalità: la formazione di uomini nuovi per un mondo nuovo, attraverso l’evangelizzazione affinché si possa affrettare la venuta gloriosa del Signore.
Fondamento: il Vangelo. Viverlo e comunicarlo in maniera integrale nell’efficacia dello Spirito Santo, mentre si aspetta la venuta gloriosa del Signore (cf. 2Pietro 3s,12).
Missione: evangelizzare, comunicare Gesù Cristo e la vita nuova che Lui è venuto a portarci, tramite incontri e, in maniera preferenziale, ma non esclusiva, tramite i mezzi di comunicazione sociale.
Giuridicamente: Associazione Internazionale Privata di Fedeli di Diritto Pontificio.
È sparsa in varie città del Brasile ed è presente anche in Italia, Francia, Portogallo, Israele, Palestina, USA e Paraguay.
Essa, con i suoi circa 1400 membri, vuole cantare nel mondo una “Canção Nova”, un Canto Nuovo fino alla venuta gloriosa del Signore, alla maniera di don Bosco.