APPELLO MISSIONARIO DEL RETTOR MAGGIORE
in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione 2018

Miei carissimi Confratelli,
vi giunga il mio fraterno e affettuoso saluto nel giorno della Solennità della Immacolata Concezione di Maria, giorno che tre anni fa ho scelto per rivolgere un forte invito missionario a tutti i confratelli in tutte le ispettorie del mondo. Rinnovo questo appello anche quest’anno, accompagnandolo con un video di circa cinque minuti.

Papa Francesco ha dichiarato il mese di ottobre del prossimo anno 2019 mese missionario straordinario, a motivo del centenario della lettera apostolica Maximum Illud che papa Benedetto XV scrisse dopo la fine della Prima Guerra Mondiale.

tempi difficili sono sempre tempi opportuniIn questo caso, tempi per un “buon negozio”, un “grande negozio” – come ebbe a dire Domenico Savio leggendo nell’ufficio di don Bosco la scritta “DA MIHI ANIMAS COETERA TOLLE”. Era un affare della massima importanza, ed è così che noi consideriamo l’evangelizzazione dei popoli, passione permanente e profonda del cuore del nostro Padre don Bosco: un affare della massima importanza.

Miei carissimi Confratelli cosa intendo proporre? A cosa vi sto invitando? Vi sto invitando a celebrare e a ricordare la generosità missionaria dei figli di Don Bosco.
La prossima spedizione missionaria sarà la 150ma e si terrà domenica 29 settembre 2019 nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, come si è fatto sin dal tempo di don Bosco. Come vorrei che la risposta alla chiamata missionaria fosse il miglior regalo che la Società di San Francesco di Sales, noi salesiani, potessimo offrire al Signore, a Papa Francesco e alla Chiesa e, soprattutto, ai nostri amati giovani di tutte le nostre presenze nel mondo.

Sogno che ciascuna ispettoria in questo anno possa mettere a disposizione del Rettor Maggiore almeno un confratello per la missio ad gentes, ad exteros, ad vitam.

È troppo chiedere e sognare?
Persino ispettorie numericamente più povere di confratelli sono in grado di farlo.

C’è già una Ispettoria nella quale sei confratelli hanno maturato la loro vocazione missionaria salesiana e si sono messi a disposizione del Rettor Maggiore per la 150ma spedizione del prossimo anno.

Incoraggio voi, miei cari Ispettori, ad essere i primi ad aiutare i confratelli a coltivare nella loro vita questi desideri missionari e a facilitare il loro discernimento, invitandoli, dopo il dialogo personale con voi, a mettersi in contatto con il Rettor Maggiore.
Teniamo presente che Dio non si lascia vincere in generosità, e nemmeno la stessa nostra Congregazione quando pensa ai bisogni di ogni Ispettoria, in particolare a quelli che danno generosamente, come la vedova del Vangelo con l’obolo nel tempio.

Il dialogo con il Dicastero per le missioni e la riflessione condivisa nei mesi scorsi all’interno del Consiglio generale mi permette di precisare quali sono alcune urgenze individuate per il 2019 e dove vorrei che un numero significativo di confratelli potesse essere inviato:

  • nelle nostre presenze in Amazzonia e nella nuova presenza a Colón in Panama;
  • in Sudan e in altre presenze salesiane al servizio dei rifugiati nelle diverse zone dell’Africa;
  • in Lituania, Albania e Kosovo, Bulgaria e in altre nuove frontiere del Progetto Europa;
  • in Mongolia, Laos, Nepal, Yakutia
  • nelle nostre numerose presenze nelle isole dell’Oceania
  • in alcune frontiere missionarie dell’America latina se le forze fossero sufficienti.

Naturalmente tutto dipenderà dalla risposta generosa alla chiamata.

I capitoli ispettoriali, nel cammino di preparazione al CG28, stanno in pieno e fecondo discernimento sul tema centrale: «Quali Salesiani per i Giovani di oggi?». Prima che le risposte chiare e ispiratrici siano ben redatte e formulate, lasciamo che parlino, con eloquenza, i volti felici, generosi e precisi dei confratelli giovani e maturi che sentono di dover ascoltare la chiamata missionaria che il Signore rivolge loro.

Miei cari Confratelli prego per questo e affido questa intenzione all’intercessione della nostra Madre Immacolata e Ausiliatrice, chiedendo a Don Bosco di continuare ad alimentare nei suoi Salesiani lo stesso zelo missionario da lui vissuto.

Vi saluto con vero affetto

Ángel Fernández Artime
Rettor Maggiore